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Sabato 12 ottobreDal Sal 104 (105)R. Il Signore è fedele per sempre.Cantate al Signore, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R.Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto.Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca. R.Voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto.È lui il Signore, nostro Dio:su tutta la terra i suoi giudizi. R.Riflettiamo:Oggi la liturgia ci dona un salmo che è più di un’invocazione: è un canto di lode, un rendere grazie, un riconoscere chi è Dio e chi siamo noi. Il salmista, in questo testo, fa memoria della storia di Israele, dell’alleanza stabilita fin da Abramo e delle promesse che il Signore ha mantenuto con il suo popolo. Questo parola, parla anche a noi e ci invita a fare memoria riconoscendo ciò che Dio, che è Padre sempre fedele, ha fatto (e continua a fare) nella nostra storia.Il testo, tramite il linguaggio imperativo ci invita a ricordarci sempre che siamo figli e ci porta a riconosce che: "Dio è il Signore, nostro Dio" sempre presente, sempre fedele alle Sue promesse, sempre pronto ad amarci e a tenderci la mano per rialzarci. Preghiera e impegno:Oggi la parola si fa preghiera. Leggo questo testo con calma e mi chiedo: chi è Dio per me? io credo veramente che Lui è fedele e sempre presente nella mia storia, ogni giorno e in tutte le circostanze che vivo?Mi faccio aiutare da questo canto: youtu.be/7xpGAaTVmrABuona giornata!Up Villafranca-Mozzecane-Pnb Leggi di piùLeggi di meno
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Venerdì 11 ottobre 2024Dal Vangelo secondo LucaLc 11,15-26In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».Riflettiamo:“È giunto a voi il regno di Dio”, sembra la conclusione del ragionamento di Gesù, o perlomeno il primo punto a cui vuole portare chi lo sta ascoltando. Un regno nell’oggi, un regno già qui, già nato, già arrivato, già in crescita. Questa l’esortazione anche per noi, il suo volere ancora una volta incitare tutti noi a questa ricerca, ad aprire ancora il nostro cuore a questa visione già attorno a noi.E poi l’invito, quello di raccogliere con lui, con quel Figlio che è parte di un unico Dio. Di tentare in lui e con lui una unità, di costruire unità nelle diverse sfaccettature più o meno volute della nostra esistenza, del nostro carattere, della nostra personalità, ed in modo simile di cogliere quell’unità nella diversità dell’umanità, di chi ci è vicino e incontreremo oggi e di chi invece è più distante, ma comunque sempre parte del nostro essere tutti figlie e figli di Dio.Preghiamo:[Preghiera per l’unità dei cristiani]Signore Gesù Cristo,che alla vigilia della tua passionehai pregato perché tutti i tuoi discepolifossero uniti perfettamente come tu nel Padre e il Padre in te,fa’ che noi sentiamo con dolore il male delle nostre divisionie che lealmente possiamo scoprire in noi e sradicare ogni sentimento d’indifferenza, di diffidenza e di mutua astiosità.Concedici la grazia di poter incontrare tutti in te, affinché dal nostro cuore e dalle nostre labbrasi elevi incessantemente la tua preghiera per l’unità dei cristiani, come tu la vuoi e con i mezzi che tu vuoi.In te che sei la carità perfetta, fa’ che noi troviamo la via che conduce all’unità nell’obbedienza al tuo amore e alla tua verità. Amen. Impegno per la giornata:Prego per chiedere unità in situazioni di divisione che mi coinvolgono o che conosco.Buona giornata!Up Villafranca-Mozzecane-Pnb Leggi di piùLeggi di meno
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Giovedì 10 ottobre (Lc 11, 5-13)In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Riflettiamo La preghiera ci è stata consegnata. Ora si tratta di imparare a pregare. Il dono ci è stato fatto, ora si tratta di saperlo usare, senza ridurlo a nuova formula, senza scivolare nuovamente nel ritualismo o nella superstizione. Perciò Gesù aggiunge qualche parabola di spiegazione. Se diciamo "padre" è perché ci rivolgiamo proprio ad un padre, non a un despota da corrompere. Il Dio di Gesù non è un potente che ha in mano i segreti del nostro destino. Non un padre che dà uno scorpione al figlio che gli chiede un uovo. Chiediamoci, allora, se la nostra preghiera è solo all’apparenza cristiana, se, alla fine della fiera, è e resta una preghiera pagana che usa la stessa logica. Prego chiedendo ciò che mi sta a cuore, certo. Come un figlio chiede ai propri genitori un favore, fidandosi di loro. Prego indirizzando la mia supplica al Dio giusto, al Dio che esiste, che non è la proiezione delle mie paure o delle mie ansie. E il dono più grande che ricevo non è ciò che ho chiesto, ma lo Spirito Santo che mi permette di trovare ciò che ho chiesto in ciò che già possiedo. Lo Spirito che mi permette, sul serio, di fare l’esperienza di essere figlio beneamato. Preghiamo ascoltaci, o Signore.Preghiamo:Per la Chiesa di Cristo, perché non ponga la fiducia nel valore delle sue opere, ma unicamente in Gesù Cristo, crocifisso e risorto per noi.Per tutti gli uomini di buona volontà, perché siano costanti nell’operare il bene e non si lascino scoraggiare o intimorire dalla effimera prosperità di chi opera il male. Per coloro che incontrano difficoltà nella preghiera, perché trovino nelle parole di Cristo, un incoraggiamento a non desistere, ma ad affrontare i momenti di aridità e di vuoto con pazienza e perseveranza.Buona giornata!Up Villafranca-Mozzecane-Pnb Leggi di piùLeggi di meno
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News

24 ORE PER IL SIGNORE

A PIZZOLETTA 8 E 8 MARZO: ADORAZIONE EUCARISTICA CONTINUATA E POSSIBILITA’ DI CELEBRARE IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

“Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità. Tra tutti: Ecco un bellissimo segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme!”

— Dalla Fratelli tutti (Nr 8) di Papa Francesco
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