Chiesa di Rosegaferro
Opere interne
La volta della navata centrale è decorata da un affresco realizzato nel 1956 dal pittore Gaetano Miolato di Verona. Rappresenta Maria Ausiliatrice tra gli angeli che protegge il paese di Rosegaferro con sullo sfondo il monte Baldo e i Monti Lessini.
All’interno della Chiesa, sul muro, sopra la porta d’ingresso, si trova un dipinto della pittrice Fides Sometti intitolato “L’ultima cena” (2006).
La storia della vita cristiana di Rosegaferro affonda le sue radici nella notte dei tempi. Ancor prima del Cristianesimo abbiamo addirittura certezza del culto pagano al dio Giove, come attesta l’antica iscrizione romana scolpita su pietra, scoperta nel 1968 dallo storico villafranchese maestro Franzosi incastonata nel muro perimetrale del complesso chiamato Corte Palazzo. Tale iscrizione, del II secolo dopo Cristo, parla di una stazione di corrieri romani con sede alla porta di Giove.
La chiesa più antica di Rosegaferro (sconsacrata da tempo immemore e trasformata in stalla, ma ora restaurata e usata come galleria del mobile) si trova in località Palazzo che quindi per deduzione logica e storica risulta essere il nucleo più antico del paese. Paese che allora non si chiamava Rosegaferro ma Cauriana (o Cavriana). Tale nome lo si riscontra in numerose carte geografiche antecedenti al ‘700, periodo in cui la vecchia chiesetta viene abbandonata.
Nel 1754 avviene la costruzione della nuova chiesa, più a est rispetto a quella più antica, in stile barocco, dedicata a San Girolamo, il santo dalmata studioso della Bibbia e traduttore della Vulgata e come compatrono a Sant’Ignazio di Loyola. Segno che lo sviluppo urbano dell’abitato si muove in tale direzione andando a formare quell’unica lunga strada su cui si affacciano le case quale è tutt’oggi via Principe Amedeo.
Venendo all’800, Rosegaferro si viene a trovare in mezzo a sanguinose battaglie del Risorgimento con lo strascico di miseria, povertà, occupazione militare. Arriva poi l’Unità d’Italia e la crescita del numero di abitanti.
Negli anni ’70 dell’800 il paese, che apparteneva canonicamente alla Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Villafranca ottenne, grazie all’interessamento del curato residente a Rosegaferro don Bonifacío Battisti, la costruzione di un proprio cimitero (anni ’70 dell’800). Inoltre il Cardinal Canossa, vescovo di Verona, concede al sacerdote residente facoltà di amministrare battesimi e funerali, con diritti sulle decime, invece per i matrimoni si continuò ad andare in parrocchia a Villafranca fino agli inizi del ‘900.
Il 9 ottobre 1904 muore don Bonifacio e il Vescovo nomina rettore don Geremia Cordioli di Rosegaferro, molto amato dal popolo perché costruisce l’asilo infantile parrocchiale e ottiene dal Beato mons. Giuseppe Nascimbeni una comunità di Piccole Suore della Sacra Famiglia. Lo stesso Nascimbeni di persona accompagna a Rosegaferro le prime due suore. L’istituto delle Piccole Suore rimarrà in paese per 100 anni fino al 2004, seminando tanto e tanto bene nei bambini, nella gioventù e in tutta la popolazione.
Nel gennaio del 1909 don Geremia Cordioli invita san Giovanni Calabria (che da due anni aveva fondato a Verona la Casa Buoni Fanciulli) a predicare gli Esercizi Spirituali in parrocchia. Don Geremia muore nel 1914. Gli succede un giovane sacerdote, don Domenico Bogoni, che però la morte si porterà in paradiso solo dopo quattro anni.
Nel 1918 don Giuseppe Girelli viene nominato rettore della comunità cristiana di Rosegaferro. Nel frattempo il territorio fu smembrato da Villafranca ed eretto in parrocchia il 6 maggio 1918.
Il 18 novembre 1928 don Giuseppe fa il suo ingresso come parroco e rimane fino al 1951. Primo parroco, buon pastore e apostolo dei carcerati, fondatore della Sesta Opera. Per lui è in corso la Causa di Beatificazione e di Canonizzazione avendo già ottenuto l’approvazione della eroicità delle virtù e potendolo quindi chiamare col titolo di Venerabile. Le sue spoglie ora riposano presso la chiesa parrocchiale stessa, dopo essere state traslate dal cimitero di Rosegaferro (26 ottobre 2002) e prima ancora qui da quello di Maguzzano (30 aprile 1988).
Dal 1952 al 1958 avvengono dei lavori di ristrutturazione della chiesa ampliandola a croce latina.
Il 24 settembre 1995 viene inaugurato il Centro Parrocchiale: sale per catechismo, riunioni, ricreatorio giovanile, palestra, bar, gestito dall’Associazione NOI.
Viene costruita una più adeguata Scuola dell’Infanzia con il Nido integrato che viene inaugurata l’11 dicembre 2005 intitolandola a don Geremia Cordioli.