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26 aprile 2024 Venerdì della IV settimana di PasquaDal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».Riflettiamo:No Maestro, non è turbato il nostro cuore. Lo teniamo saldo in te, lo affidiamo totalmente alla tua compassione, te lo lasciamo in dono, in pegno, balordo e sanguinante quale è. No, Maestro, non sappiamo dove vai, non sappiamo dove sei, non sappiamo riconoscerti anche se il profumo della tua presenza ancora persiste nella nostra stanza interiore. No, Maestro, non ci scoraggiamo, proprio come fa Tommaso, il più credente fra i Dodici, colui che ti ha seguito nella Gerusalemme che ti voleva uccidere, che ha faticato a crederti vivo a causa dell’incoerenza dei testimoni che glielo annunciavano. Sì, Signore, noi crediamo che tu sei la strada che ci porta verso Dio, l’unico accesso all’unico vero Dio. Sì, noi crediamo che tu ci porti alla verità intera, di noi stessi e di Dio, del mondo e della Storia. Sì, Maestro, noi ti professiamo datore di vita, la vita stessa. Non è turbato il nostro cuore perché confida immensamente in te. Ma tu sostieni la nostra debolezza, rafforza la nostra fragile fiducia, incoraggia il nostro lento cambiamento e la nostra conversione sempre e solo abbozzata. Noi crediamo che ci hai tenuto un posto nel cuore di Dio.Preghiamo:Aiutaci a camminare sulla tua via, Signore.1 Perché tutti coloro che cercano una via di salvezza nelle varie religioni o filosofie, sappiano scoprire in Cristo l’unica strada che conduce a Dio. Preghiamo.2 Perché coloro che vivono nel dolore sperimentino nella fede e nella solidarietà dei fratelli la presenza di Cristo che conforta. Preghiamo.3 Perché noi, che abbiamo ricevuto l’assicurazione di un posto preparato nella casa del Padre, tendiamo ogni giorno alla piena comunione con Cristo. Preghiamo.Impegno:Compiamo opere di carità per sperimentare la presenza di Cristo nostra via, verità e vita.Buona giornata! Up Villafranca-Mozzecane-Pnb Leggi di piùLeggi di meno
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Giovedì 25 aprile (Mc 16,15-20)In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. Riflettiamo In questa giornata la Chiesa celebra con gioia la memoria dell’evangelista Marco. Il suo Vangelo, il più breve, il primo, probabilmente è stato suggerito dal suo amico e maestro, l’apostolo Pietro. Che compagnia!Il Vangelo di Marco ha avuto una strana storia all’interno della Chiesa. A causa di una scorretta e approssimativa interpretazione quasi da subito è stato interpretato come se fosse un riassunto del Vangelo di Matteo, ben più sviluppato e corposo. Solo grazie agli studi di critica testuale della seconda metà dell’ottocento, si è invece capita la straordinaria importanza di questo testo all’apparenza così semplice. È Marco ad avere inventato il Vangelo è lui che ha voluto mettere per iscritto quello che la prima predicazione diceva a voce, destinando la sua opera ad una comunità proveniente dal mondo pagarono, forse i cristiani di Roma, che si preparavano a ricevere il battesimo. Un vangelo in presa diretta, vivace, che cerca di rispondere alla domanda: chi è veramente Gesù di Nazareth? È bellissimo pensare che persone concrete come il giovane Giovanni Marco, un adolescente ai tempi di Gesù, abbiano dedicato tanta fatica per condividere con noi la loro straordinaria esperienza di fede. Così la Chiesa avanza lungo i secoli raccontando da bocca a orecchio l’esperienza che uomini e donne come noi, e prima di noi, hanno vissuta. Ringraziamo Marco per la sua fatica, per la sua passione, per il suo coraggio. Preghiamo Per la Chiesa, perchè senta l’urgenza di andare ad annunziare ad ogni creatura Gesù Figlio di Dio, rivelato dal Padre. Preghiamo.Per i missionari, perchè abbiano la stessa concretezza ed efficacia di Marco nel proclamare la buona novella.Per la Chiesa copta, fondata in Egitto da san Marco, perchè sia fermento evangelico nelle regioni islamiche. Impegno oggi provo ad annunciare il Vangelo con dei gesti concreti Leggi di piùLeggi di meno
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Mercoledì 24 aprile 2024Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12,44-50)Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».Riflettiamo:Parole di fiducia e parole di timore nel vangelo di oggi. Di vita e di morte. Parole di salvezza e parole di condanna. Gesù non è venuto per giudicare il mondo, sebbene la sua Parola e la sua missione operano automaticamente un giudizio, diventano criterio di verità e di prassi nella vita di tutti i giorni. Scegliere cioè se vivere o meno la sua proposta pone in atto già un giudizio di allontanamento o di sequela.La persona di Cristo è la realtà definitiva di tutta la storia dell’universo. E a noi è chiesto di confrontarci oggi, adesso con questa realtà. Come amo con il corpo? Con amo con i miei beni, con il mio lavoro, con il mio studiare, con i miei pensieri e le mie decisioni? È oggi che decido del mio destino eterno. È oggi che posso conformarmi alla Parola di salvezza. Oggi sono sospeso tra la luce e il buio, tra il tutto e il nulla. Oggi, in questo momento, nella profondità del mio cuore, dove sono orientato?Preghiamo:Vieni Santo Spirito!Sulle mie incoerenze, rit.Sulle mie paure, rit.Sulle mie scelte, rit.Sulla mia famiglia, rit.Sulle sfide della vita di ogni giorno, rit.Impegno per questa giornata:Rispetto alle decisioni importanti che dovrò prendere oggi, chiederò allo Spirito di aiutarmi a discernere, per amare come ama il Cristo dalla croce.Buon mercoledì!Up Villafranca-Mozzecane-Pnb Leggi di piùLeggi di meno
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News

24 ORE PER IL SIGNORE

A PIZZOLETTA 8 E 8 MARZO: ADORAZIONE EUCARISTICA CONTINUATA E POSSIBILITA’ DI CELEBRARE IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

IL CREDO

Cinque incontri domenicali per meditare su ciò che affermiamo nel Credo apostolico

“Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità. Tra tutti: Ecco un bellissimo segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme!”

— Dalla Fratelli tutti (Nr 8) di Papa Francesco